Legge di Bilancio 2025: cosa cambia per la tua azienda
Dopo l’approvazione del Senato il 28 dicembre 2024, è entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio la nuova Legge di Bilancio 2025, che introduce importanti novità per lavoratori dipendenti e imprese. Studioerre Rapanà, commercialista e revisore legale a Bergamo, ti spiega le principali.

Nuove aliquote IRPEF
Tra i cambiamenti più significativi troviamo la riconferma del modello della riforma IRPEF 2024, che aveva introdotto una riduzione delle fasce delle aliquote da 4 a 3. Anche per il 2025 quindi, si confermano i seguenti scaglioni:
- Primo scaglione: redditi fino a 28.000€ annui, tassati con aliquota al 23%
- Secondo scaglione: redditi da 28.001€ a 50.000€, tassati con aliquota al 35%
- Terzo scaglione: redditi superiori a 50.000€, tassati con aliquota al 43%
Nessun passo in avanti invece, per quanto riguarda la possibilità di una diminuzione della pressione fiscale con tagli alle aliquote, per la quale bisognerà aspettare ancora.
Taglio del cuneo fiscale
Progressi importanti riguardano invece il taglio del cuneo fiscale.
Il cuneo fiscale viene definito come la differenza tra il costo del lavoro di un dipendente per il datore di lavoro e la retribuzione netta effettiva del dato dipendente. Questa differenza è dovuta alle tasse e ai contributi che sia il datore di lavoro che il lavoratore sono tenuti a pagare allo Stato, e che portano quindi a una riduzione dello stipendio in busta paga del lavoratore dipendente.
In concreto, il taglio del cuneo fiscale per il 2025 prevede una riduzione dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti. Questa agevolazione si applica, automaticamente in busta paga, a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito fino ai 20.000€ annui.

Come funziona il taglio del cuneo fiscale?
Per quest’anno, il taglio del cuneo fiscale consiste in un’indennità esentasse riconosciuta ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 20.000€. L’ammontare di tale indennità è proporzionale al reddito:
- 7,1% per redditi fino a 8.500€
- 5,3% per redditi compresi tra 8.501€ e 15.000€
- 4,8% oltre i 15.000€
Un’altra importante novità è rappresentata dall’ampliamento della soglia massima di reddito per beneficiare di tale agevolazione che è aumentata dai 35.000€ annui del 2024 a 40.000€ per il 2025. Tuttavia, per chi percepisce un reddito da lavoratore dipendente compreso tra 20.000€ e 40.000€, le modalità di erogazione dei benefici presentano alcune differenze.
Per i redditi superiori ai 20.000€ è previsto un aumento della detrazione sull’importo totale delle imposte dovute, vale a dire uno “sconto” sulle imposte, anch’esso proporzionale al reddito.
- Per redditi compresi tra 20.001€ e 32.000€ è riconosciuta una detrazione fissa di 1.000€
- Per redditi compresi tra 32.001€ e 40.000€ è invece prevista una progressiva diminuzione della detrazione, fino all’azzeramento all’arrivo dei 40.000€
Gli incentivi per il lavoro: premi produttività e fringe benefit
Ulteriori incentivi approvati dalla Legge di Bilancio 2025 riguardano i premi produttività e i fringe benefit, con il duplice scopo di alleggerire il carico fiscale dei dipendenti e di incentivare le aziende ad offrire servizi utili e stimolanti ai propri lavoratori.
Il premio produttività consiste in un incentivo economico erogato dall’azienda ai propri dipendenti per premiare particolari meriti o risultati lavorativi. Questi premi sono soggetti a tassazione, che però con la nuova Legge di Bilancio vengono riconfermati con la tassazione agevolata del 5% per tutto il triennio 2025-2027, beneficiando in questo modo sia il dipendente che il datore di lavoro.
Per quanto riguarda invece i cosiddetti fringe benefit, ovvero tutti quei benefici e servizi non monetari che un’azienda fornisce ai propri dipendenti in aggiunta al salario, i limiti fiscali restano quelli già stabiliti nel 2024. Questo significa, che i fringe benefit erogati dalle aziende ai propri dipendenti non saranno soggetti a tassazione entro certi importi annuali, vale a dire:
- 1.000€ annui per lavoratori senza figli a carico
- 2.000€ annui per lavoratori con figli a carico

Agevolazioni per le famiglie
Per quanto riguarda le famiglie, e in particolare la gestione dei figli a carico, la nuova Legge di Bilancio ha avuto un occhio di riguardo, in particolare per quanto riguarda il congedo parentale.
Congedo parentale
Le principali novità introdotte per il congedo parentale riguardano l’aumento dell’indennità durante il periodo di astensione facoltativa dal lavoro.
Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa e volontaria dal lavoro per un massimo di 10 mesi (salvo eccezioni particolari), di cui possono beneficiare i genitori lavoratori dipendenti entro i primi 12 anni di età dei figli.
In particolare, la novità rispetto al 2024 è l’aggiunta di un terzo mese con indennità all’80% del salario, oltre agli altri 2 già previsti nel 2024. Questo aumento però, viene riconosciuto solo ai genitori che usufruiscono del congedo parentale entro i primi 6 anni di vita del bambino, per le restanti 7 mensilità la retribuzione rimane al 30%.

Riduzione delle tasse per i lavoratori con figli a carico
Degno di nota è anche il nuovo sistema di detrazioni, mirato a ridurre la pressione fiscale per i nuclei famigliari con più componenti. Il nuovo modello adottato a partire dal 2025, è stato pensato per sostituire l’attuale modello ISEE, il quale presenta diversi limiti quando si tratta di tassazioni eque e proporzionate.
Per garantire una tassazione più equa, il nuovo sistema è basato sul cosiddetto “quoziente familiare”, cioè un sistema che tiene conto, oltre che del reddito complessivo, anche del numero di componenti del nucleo familiare per il calcolo delle agevolazioni fiscali.
In pratica, per calcolare la tassazione si deve dividere il reddito complessivo del nucleo familiare (somma di ogni reddito), per il numero dei componenti del nucleo familiare. In questo modo si ottiene un reddito medio pro-capite che verrà utilizzato per l’applicazione dell’aliquota corrispondente alla fascia di reddito. Così facendo, la tassazione sul reddito sarà decisamente inferiore per le famiglie numerose.
Anche per quanto riguarda le detrazioni fiscali le famiglie numerose saranno avvantaggiate. Dal 1° gennaio 2025 infatti, il calcolo delle detrazioni avviene moltiplicando l’importo base spettante (fin ora proporzionato al reddito) per il coefficiente del quoziente familiare, che varia in base al numero di figli a carico.
Il coefficiente è pari a.
- 0,50 per chi non ha figli a carico
- 0,70 per chi ha un figlio a carico
- 0,85 per chi ha due figli a carico
- 1,00 per chi ha più di due figli, o almeno un figlio con disabilità
In conclusione, maggiore è il coefficiente, maggiore sarà l’importo della detrazione fiscale.
Perché è importante affidarsi a professionisti del settore
Con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio 2025, per non rischiare di incappare in rischi finanziari e legali, ora più che mai è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati in ambito contabile, fiscale e del lavoro. Ecco perché Studioerre Rapanà è esattamente ciò che fa al caso tuo.

Studioerre Rapanà, commercialista e revisore legale a Bergamo
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